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Italy.jpg (930 byte) Aspettiamo le vostre poesie... Italy.jpg (930 byte)

 

 

 

 

 


 

 

 

ANIMA DI VENTO


Si nasconde
dietro spoglie tramontate
di ancestrali cime
la voce tua;
ossessiva pari ad una nenia
infinita,
nelle stille di vita senza tempo.

Tu sei anima di vento
tra le ali possenti dei falchi,
sulle radure oblique che attraversi,
sulle polveri
che inghiotti senza fine.

Tu sei anima di vento
sulle foglie che trafiggi e scuoti
nell’ossessiva danza
del tuo respiro…
tu sei boato, carico di potenza
sul mare che rapisci
in una fuga repentina e violenta.

Tu sei anima di vento
che scivola tra i pori
della mia esistenza,
come fossi brivido immolato
di vita eterna…



                                                                Katia Marionni
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L’ALBA DELLA VITA
Quel primo dono d’amore


E’ notte. Tutto è silenzio.
Candidi punti pulsano nel profondo cobalto:
luminosi, freddi ed eterni come l’alba della vita.
Una donna guarda intimorita le stelle:
cerca una risposta che non le potranno mai dare.
Improvvisa una scia luminosa squarcia la notte!
Allunga una mano al cielo cupo… ma è così lontana!
Il fuoco illumina una pietra… come brilla!
Forse è il dono di quel cielo… o forse un’ultima illusione.
Stringe al petto quel pezzo d’oro:
in un tempo in cui il tempo non ha motivo di esistere,
serra gelosamente tra le mani un brandello d’eternità.
Un uomo ansima pesantemente. Lo sguardo perso nel vuoto.
Pone quella stella tra le sue mani, richiudendole con amore.
La notte, indifferente, scende su ogni cosa.
L’uomo, inconsapevole della propria grandezza, 
dorme l’eternità della notte portando per sempre con sé
quei meravigliosi segreti che mai l’umanità smetterà d’anelare
per conoscere il proprio passato.
E lei, reclinato il capo sulla spalla, chiude gli occhi serena.
Il rumore del silenzio cala maestoso sul tempo:
un tempo che si è fermato, magicamente, su di loro.
Piccoli cristalli danzano indifferenti su tutte le cose.
Schiude gli occhi e… che meraviglia quel primitivo stupore!
Un candido manto ricopre il terreno di stelle lucenti
e lui, bianco come la neve, bianco come sono bianche
tutte le cose che hanno abitato il suo mondo,
dorme stringendo al petto la stella.
E in lei nasce una certezza: quella stella ha donato
a lui e al suo mondo la stessa eternità di quel cielo.



                                                                  Marina Dionisi
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LA PANCHINA DI PIETRA



E’ lucida la mente
che alla panchina di pietra
guarda arrivare e partire i treni.
Seduto, poco distante dal viale affollato di spalle,
per non disturbare,
non ho saputo spiegare
perché continuo a chiamare amico una faccia già vista.

E’ venuto vicino un tale, con un cane.
Mi ha salutato, inquieto.
Poi si è messo ad abbaiare e se ne è andato.
Non volevo – mi ripetevo.

Avevo tenuto da parte una bottiglia di vino buono.
Mi ero convinto che fosse buono.
Non so. Ne ho bevuto un po’.

E’ d’annata, a volte, la solitudine.



                                                             Emanuele Reggiani
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MANTRA A DUE VOCI


Davanti a questo mare
In questo placido mare
dall’eterno flusso torbido e nero
dall’eterno flusso morbido e chiaro
come mai visto prima 
come mai visto prima
di onde e risacche 
di onde e risacche
prego appollaiata sui talloni
scivolo lento sulla schiena
che mi restituisca i miei morti
facendo il morto a galla
intorno e dentro non c’è vita
e questa sì che è vita



                                     Andrea Roselletti
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TI GUARDO DI SPALLE



Ti guardo di spalle
mentre
tu, vecchia mia sbiadita nel silenzio del tempo
al tavolo sbucci ancora le patate come tanti anni ossuti.
Ti guardo di spalle
mentre
I giorni si congedano da te
e la gonna danzante lascia cadere nubi di perduti rossi boccioli
sui lucidi insonni ricordi.
Ti guardo di spalle
mentre
incontri nei sogni il gentiluomo che ti invitò al primo giro di valzer
lacera d’amore il petto quella notte musicale.
Ti guardo di spalle
mentre
sulle tue imbiancate labbra ancora innamorate,
abbracci mio padre verso la via delle trasparenze.
Ti guardo di spalle
mentre
senza orologio cuore e fantasia ballavi di leggerezza e desiderio.
Ti domandi
ora
come facevano le tue gambe di gioia a volare.
Tremante io,
vorrei offrirti le mie gambe,
mentre impotente ti guardo di spalle.



                                               Ada Incudine
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STREGHE


vento tra le fronde
magia ancestrale
a lasciar perdere
lo sguardo

millenni e millenni
evocati, indistinti
ai più

nel calderone,la strega
mescola sipide fattuche.

Un faucale urlo
separa
il Cervo dall'Uomo

poco più in là
un cinghiale
corre travolgendo sottoboschi.



                                               Roberto Pastore
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VIOLINO STONATO



C’è silenzio tutto intorno alle cose
solo qua e là uno squittio, ritardato.
Foglie, che di foglie non hanno che il nome
bruciano l’anima al desiderio insecchito dei gialli.

L’autunno prepara in silenzio l’inverno.

Gocce di pioggerella anche oggi
sulle cose di sempre.
Mormorio sommesso che amico
sussurra il passaggio del tempo
sui ponti che mi son costruito.

I ricordi sbiadiscono in sequenza
spegnendo certe luci dentro gli occhi.
Iridi nere – ubriache di sole –
aspirano a nebbie azzurrine e riposo.

Son tanti anni che guardo
e a ripercorrere il tempo, a ritroso,
mi ritrovo invecchiato.
Nel concerto del tempo suddetto, resisto:
secondo violino in assolo stonato.

Le nari respirano aria di muschio e di fango
tra mulinelli ventosi che accentuano il freddo.

Nel concerto del tempo, resisto…

Scusate se insisto
questa musica m’ha invaso anche il cuore.
Suono e risuono lo stesso concerto
da sempre. E rivivo.
E se stono è perché sono umano.

Gocce di pioggerella autunnale
stanotte
sui ponti che mi son costruito.



                                                                  Paolo Fileni
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L’ABBRACCIO DELLA PRIMAVERA



La primavera 
è un abbraccio struggente.

Trasmette colori che vivono un giorno,
con verdi lucenti
che già trascolorano
lasciando il ricordo
di teneri istanti ammalianti.

L’effimero è in lei,
come in noi,
ma eterno è il messaggio di vita che al cuore
è dato raccogliere.

E sotto i ciliegi
che piangono
piccoli
petali bianchi,
c’è un posto per tutti. 



                                           Margherita Sabatini
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UNA NOTTE AD AMMAN



E’ stata una notte insonne
lunga e spenta di stelle.
Ho rivoltato ansie, paure, tormenti,
bagagli che mi porto
perennemente appresso.

Ora sul silenzio di una città che dorme,
da un minareto si leva alto un canto.
Si libra, aleggia, si espande nell’aria,
poi scende e si posa come un manto
su case bianche come agnelli,
raccolte come greggi,
distese su sette colli.

E’ una nenia che placa, lenisce,
ricopre pietosa affanni e ferite;
ed io che non ho mai creduto
e che non credo, 
rapita da quel canto,
piego le ginocchia e prego.


                                                Storto Rosa Gaggini
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VISIONE



Rivoli lievi di pioggia
sul vetro lucente,
opaco respiro
nella nebbia del fiato.

Ti vedo, mi appari vicino
al di là del vetro sottile.
Padre, oh entra!
Ma entra solo, dolce
il vento d’aprile.

Il volto tuo caro
mi sfugge, perduto
in vertigine fonda
di vuoto, lontano
coi cari ricordi passati.

E le mani stringono aria,
pugno invano dischiuso
sul nulla, nel ricordo
dell’abbraccio tuo antico
dal profumo di legno
e di pipa.



                                           Annamaria Neri  Borsero
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AQUILONI



Aquiloni alti nel cielo
terso
di Amman
fatti da piccole mani brune
con povere cose rimaste lì buttate.
Volano alti alti gli aquiloni
come i sogni di quei bambini poveri
ma ricchi di ingegno
e di fantasia.
Grande gioia con piccole cose
che fanno un grande gioco
e tanta compagnia.
Dolcetti,Pepsi e ice cream
e la giornata passa ricca
di eventi che riempono l'infanzia
di futuri scienziati o di poveri cercalavoro.
Battono le mani con ritmo incalzante
e i fianchi si muovono con la musica assordante,
occhi neri che guardano e larghi sorrisi
di chi beve il the o fuma il narghilè.

 

                                                 Marisa Cordioli WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

DUE COSE


Due cose:
Vorrei toccare
con mano il tuo cuore,
sicuramente tenterei
di scriverci il mio nome.
Vorrei essere una stella cadente
per farti esprimere
un desiderio.

                                      Carlo Pagano WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

...E OLTRE

...OCH DÄRBORTOM

Uk.jpg (1708 byte) ...AND  BEYOND


Sorride il corpo
nel gioco sfrontato del sole
paesaggio naufragato
nell'autunno di una donna
scorre sfolgorante il fiume
verso un orizzonte sfuggente
lo sguardo afferra il corpo
nell'abisso di un drago
catturano gli occhi lo sguardo
nel punto di convergenza.
Muto un essere si nasconde
rapsodia di nomi facce occhi
superflui
un essere toccato si svela
nel suolo più profondo
un'antica donna raccoglie
arti smembrati
con
uno sguardo senza tensione
ponti presente passato futuro
in una pupilla senza orizzonte
trova una donna la sua libertà
per essere, la sua passione.

 

                                   Yvonne Martinsson WB01345_.gif (616 byte)RETURN

                  ( Trad. : Marisa Bordiga )


 

 

 

 

NEVE DI PRIMAVERA

 

Sei apparsa come la neve di primavera
e quel bacio
ti consegna all'eterno desiderio di
averti
tra lo specchio e il letto di una stanza ,
nell' ingannevole dolcezza
di un calice,
troppo amaro per le cantilene
di un bambino alla ricerca,ancora,
del suo aquilone.

E tu ridi,
benedetta ed immortale illusione dell'uomo,
tu ridi ,
pietoso ed effimero inganno di te stessa,
e mi chiedi, proprio tu, la speranza. e la scintilla,
la notte e il gioco della luna.

Taci, anima mia razionale,
taci pianissimo.
Non c'è rimpianto nella mia bocca
per la fuggevole giovinezza
o per l'accorata solitudine
di un amore virtuale che vola
nel cielo rosso della sera
attraverso l'estasi di un senso.

Sei apparsa come la neve di primavera
ed ora il tuo corpo
palpita sospeso sul filo d'oro
di un fiato ansimante , mentre
io e te corriamo,
si noi corriamo veramente
come sonnambuli che odorano di ragia
in un mondo deserto e d'acqua..

Sei apparsa come la neve di primavera
e la pelle riporta l'odore del muschio
dopo la pioggia d'estate,
l'amore o la sofferenza,
lo spasimo o l'incanto nelle occasioni
di un tempo immutevole ove fiorisce
persino quel sentimento che non piace al cielo.

Mi stringi forte la mano,
strana infermiera del piacere,
e le nostre dita coprono i nostri anni,
il nostro coraggio di vivere,
la nostra attesa di una reale e
dipinta solitudine.

Sei apparsa come la neve di primavera
e le tue movenze leggere
riannunciano l'altro mistero buffo
della fantasia,
quando il mio strano ed antico amore
si scioglie sul tuo seno nudo
che danza,
danza e di nuovo scompare
dietro la porta del sogno e
del vuoto. .

Ritorniamo indietro nel tempo!
La mia finzione è la tua
ed ammanta l'argento dei capelli,
il pallore dei volti,
gli spasimi degli amanti infedeli,
le carezze svogliate
di un bacio, purtroppo, svenduto.

Sogna, anima mia incantata!
Sogna!
Anche noi sogniamo,
nell'ovattata ed incolore parete
d'albergo,
nel mondo che ruota piangendo,
nella pietosa promessa di una
luce di sera ,
nell'ottusa ricerca di
quello che non siamo mai stati.

                                           Elio Francescone WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

 

DA QUESTE PARTI...

 

da queste parti
vengono e partono le anime
siamo dei passeggeri
tu ed io sulla terra secca
possiamo volare con le nostre ali
immaginare
lontano lontano
fin dove...?

 

                      Amelia Stanescu WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

INCANTESIMO



Sorsi di paradiso berrò dalle tue mani
acqua d'amore mi bagnerà,
acqua che scolpira
i corpi velandoli con le vesti.
Note di vento udirai accarezzarti
quando vento non ci sarà,
la tua pelle vibrerà di me
oltre ogni altrove tempo.
A labbra leggermente socchiuse,
il desiderio rievocherai,
il desiderio che stregò la notte
di un tenero istante incantato.


                                      Maria Luisa Borzaga WB01345_.gif (616 byte)RETURN



 

 

DIETRO



ogni tanto mi guardo alle spalle
...vedo gli anni passati...
...ricordi sommersi
...facce nascoste dietro un muro

un muro oltre il quale è impossibile andare...
oltre il quale si potrebbero scoprire segreti nascosti...

...amori mai spenti
...ricordi mai cancellati

dietro quel muro...c'è la mia anima
e io mio cuore degli anni passati che riposano...

perchè svegliarli ?

perchè non vivere il presente oscurando il passato
    che non ritornerà mai più...
    se non con l'esercizio del ricordo...

la vita è adesso, il presente è ora...

viviamolo con tutte le nostre forze...
viviamolo intensamente...

perchè non ritornerà più...


                         Marinella Scarico WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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IL FIGLIO PERDUTO

Uk.jpg (1708 byte) THE LOST CHILD



Stavo ancora parlando di diritti
quando, tutto ad un tratto,
ho visto Gesù
che fermava un'auto,
perchè lui non aveva più fiducia
in suo padre
e aveva bisogno di un passaggio
per andare a casa.

Una formica costruì la sua casa
verso nord
e vi mise davanti
un tappeto rosso
cosicchè Gesù potesse vedere
la strada di casa.

Laggiù nel deserto
le notti mordono l'aria
e un palmizio, ridicolmente solitario,
gioca a carte con Dio. Lui non ha visto
Dio barare
e pensa ancora che Gesù tornerà a casa
per cena.

Ma Dio sa
che suo figlio è perduto;
perchè Lui è vecchio
e il suo impero, stanco.
Gesù entrò nel bar;
Lui stava parlando
di sentimenti
con una spogliarellista
e così Dio morì
un'altra volta
dopo la predizione di Sarte.

                         Erica WB01345_.gif (616 byte)RETURN

                            ( Trad. : Marisa Bordiga )

 

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PASSIONE PROIBITA

SPAIN.jpg (731 byte) PASION PROHIBIDA

Non è solo con la luna della notte
ma anche con la luce del giorno che io sogno te
e il tuo corpo che mi dà calore.

Non sono solo momenti, sono minuti, ore e giorni
lungo i quali penso a te e a questa solitudine
che tanto dolore mi procura.

Forse è il castigo che mi dà questo ingiusto destino
per desiderare una passione prohibita,
ma senza colpe nè rimorsi io solo anelo che tu sia mio
dovessi pagare tutta una vita questa pazzia.

Giurai che mai più avrei lasciato
che il mio cuore avesse un padrone
pero in te c'è qualcosa che non mi lascia ragionare
e perdo la mia saggezza per un sogno.

Ho paura di desiderare quel che non è mio
e di provare quello che provo,
e ogni notte chiudo gli occhi pensandoti
con un sospiro che si porta il vento.


                     Sassy Becker WB01345_.gif (616 byte)RETURN

          ( Trad. : Marisa Bordiga )

 

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A CHI ?


Io piango
e penso;
io piango
e ascolto;
io piango
e sorrido.
Ma se io
non dovessi più piangere
a chi
racconterà la mia anima
sogni d'amore?

               Luigina Lorusso WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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FORSE



Dall' altra parte
dall' altra parte del ricordo
dall' altra parte di se stesso

Altrove.....
da nessuna parte

Immagini......
Stroncando se stesso
col cuore alla gola
nostalgie passate
rammarichi assurdi e violenti
lotte a mani nude
col sangue in coscienza
combattere se stesso
lottare per essere
e avere paura
perché la paura
è
il passo impossibile
il cammino smarrito
la strada perduta........

Alla fine
Il nulla ti prende per mano
e se tu lo vuoi
passata la porta
l'angoscia lasciata
la certezza del dubbio
ti guida.....
Là di fronte a te stesso
la meta è tracciata......

Va dunque
assurdo ricordo violento....
Dall'altra parte
c'è
forse
la pace

                      Alvaro Marchetti  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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