WB01342_.gif (412 byte)HOME    WB01342_.gif (412 byte)INDEX


 

 

 

 

Italy.jpg (930 byte) Aspettiamo le vostre poesie... Italy.jpg (930 byte)

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

L'AMANTE



Ci siamo sventrati fra le lenzuola
nude di sensi.
io ritrovavo l'amore
tradendo il gusto dei caldi umori.
Tu scattavi sotto l'orgasmo
E mi dicevo che la felicita`
e` un momento di chiarezza.
Mi hai presa e mi hai portata
dentro le tue fiabe
da soldato.
E amavo te solo per l'irripettibilita`
del nostro incontro.
La sorpresa del tuo bacio
Mi ha fatta soffrire
L'aspettativa del prossimo.
"Sei bella" mi dicevi
"sei mio" ridevo...



                                                          Erica WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

LIRICHE DI MONTAGNA E D'AMORE
( Ricordo di Marcello EYDALIN )

M'hanno detto che sei morto,ma io ti sento,
ti vedo, caro usignuolo, arrampicarti in vetta
cantando la canzone della vita.
Passerotto non più rannicchiato
sotto l'albero a cercare la verità nella Poesia
l'amore tra gli uomini che non sanno amare.

M'hanno detto che sei morto, ma io ti vedo
Tra "Monologo a più voci", "Quattro ghigliottine"
e tu stesso sorridi dell'ironia che avvolge il
"Cianuroscopio", felice come un bambino,
anche per le medaglie che ti davano ad ogni
concorso letterario vinto; e sorridevi davvero.

T'ho visto Gabbiano difendere, durante il Convegno
"Poesia della Vita", il punto di principio del Poeta
il tuo nido; e sul quel triangolo di terra sulla vetta
dove regnavi libero senza involucro e dove hai cantato
l'inno dell'amore: non era il tuo amore,
del primo e del secondo, gaio di vederci
aleggiare la verità celata dall'ironia sottile
forse, a volte, un poco sornione.
Ecco perché non credo alla tua morte.

M'hanno detto che sei morto
ma io ti sento ancora cantare
l'amore che ti permette di stringere
la mano senza guardare il colore della pelle
senza domandare i pensieri della mente.

Odo il tuo canto e lo udrò, Uomo;
finché anch'io vivrò ed anche i figli
che cresceranno altri figli e altri ancora.

                                                               Reno Bromuro WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

QUANDO SCATTA...

 

Quando scatta quel click
La persona che ti era più cara
Improvvisamente dilegua
Si confonde con la normalità
E svanisce nel nulla di tutte le cose
Saluti il tuo vicino di porta
E inizia un nuovo giorno...



                                            Marco Saya WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

 

AGHI D'ACQUA
1175


Sottili
aghi d'acqua
infilzati
sui terrazzi
e sui pioppi
dei pittori
ceramisti,
sottili
aghi d'acqua
sulle ferite
dei cani
abbandonati,
sottili
aghi d'acqua
nei momenti
in cui il verde
mi ricorda il sole,
sottili
aghi d'acqua
sfuocati
sulla foto
di Salgado,
sottili
aghi acqua
sui libri di storia
di studenti
svogliati,
sottili
aghi d'acqua
tra mio padre
e il suo cuore stanco.

                                  Carlo Volpicella WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

DESOLATE



L'apatia delle foglie
come un residuo
nell'aria taciturna del cielo
- mentono le cicale -
e il corpo si agita
se pensa al freddo
già prossimo
Scuotere la testa
di fronte alla bruma di un mare
distanza liquida
sulla punta della lingua
addormentata

(lei non respira bene :
aria : necessito d'aria)

torna
a polpa di dita
disfilate

(il petto : questa vasta estensione
desolata, su e giù
respira ?
Il padre non c'è
- ovvio -
questo domanda)


e ahimé persiste
sbagliandosi
imperturbabile
i corpi non sanno
che la spiaggia è solo
schiuma
nella sera avvolta
già
la fine dell'estate

                                                     Delfina Muschietti WB01345_.gif (616 byte)RETURN
                                                 ( Traduzione : Marinella Luraschi )

 

 

 

 

 

PLEURABISSOCEANO


Prima viene la Fonte, Pleura rossa
infinita d'Amore; Luce e Grazia.
Poi ecco un Uomo. Dalinico giovane,
con suoi gesti a spirale, e l'occhio a sfinge;
toccò l'Abisso, esplose verso l'Alto.
Infine l'Urto oceanico di Forza;
Energia vibrillante, Vita, e Guida.
Dei tre Ciascuno sarebbe già Dio:
basterebbe a quel ruolo la gran Fonte
da sola, o l'Uomo sceso al fondo cupo
e volato sù sù, il mare di Vita
- ma no, quelle tre cose insieme, grazie a
speciale rara preziosa Sostanza
che d'Uno agli Altri trapela, e li permea.

                                               Dario Rivarossa WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

SOGNO


Ti canto come petali che cadono dalla luce,
come vento che sfiora il lago,
come gocce aggrappate all'indomita foglia e mi smarrisco nel sogno.



                                   Cosimo Arcorace WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

ORMAI


è tempo di chiudere
scrivere la parola
fine
sulla spiaggia
il mare d'inverno
ha cancellato
le orme
dei tuoi passi
dietro me
e con esse le promesse
che come farfalle
girano attorno
a noi
tutte le speranze
chiuse
dentro conchiglie
vanno alla deriva
un vento pietoso
asciuga lacrime
da occhi ciechi
le verità dentro
uno scrigno
vanno in fondo al mare

                                             Anna WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

INDOVINA

wpe8.jpg (2709 byte) ÌÜíôåøå



Indovina chi bussa alla porta dell'anima tua chiusa
e quali doni porterà il tuo amato assente.
Indovina il sogno che stasera proietteranno sullo schermo,
e se il domani sia ieri e domani quell'ieri sia presente.
Indovina chi della festa come Cristo sarà messo in croce,
e chi fra quanti ami, il ruolo dei Danai ha vestito.
Indovina se riso e lacrima sono gemelli,
in una curva pericolosa, filo di scorciatoia.
Indovina se muore colui che il dolore trapassa
come sfera in silenzio non mischiato, colui che fece l'errore nel percorso.
Indovina perché il tempo bussa come un cuore malato,
che ha inciso con stiletto indiano una riga rossa.
Senza trappole e barriere e l'umano limite,
indovina chi s'affaticò a percuotere i battenti del pericolo,
incurante dei nemici, dei titoli e delle scomuniche,
e cosa di nascosto si trova dietro al passo d'Arlecchino.
E quante lacrime ha spento lo sguardo vacuo d'Arlecchino...


                                                 Eva Magou WB01345_.gif (616 byte)RETURN
                                                 ( Traduzione di Aldo Tonini )

 

 

 

 

VITA SENZA FUTURO



Piangere adesso non ti è d'aiuto
ripensi alla vita hai trovato la morte,
hai solo vent'anni, hai l'aspetto di un vecchio,
hai il viso scavato dal tuo folle egoismo,
ti han detto non farlo, ma tu non sentivi,
hai voluto provare per sentirti più grande,
alla gente che amavi hai girato le spalle,
un sogno hai cercato, mentre un incubo era,
ora in mano tu tieni quel sogno voluto,
ti fermi un momento e ritorni a pensare,
ma dentro di te non resta che il vuoto,
un'ansia ti assale, è solo un momento,
poi tutto di colpo sembra tacere,
quell'ago che è entrato sta sputando la morte,
ora nel tuo dolore provi solo vergogna,
la paura ti assale, ma è solo un istante,
una lacrima scende sulla pallida guancia,
poi si ferma di colpo, per cadere nel nulla,
appoggiato a quel muro ora scivoli stanco.
hai cercato cercato la vita, hai trovato la morte.



                                      Rudy Caccia  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

à

RUGA

Non era amore
(il mio)
Era paura
(la mia)
Del passaggio rarefatto in divenire
Il paesaggio di un volto che si fa,
Il semicerchio che insegue
Emisfero sotto scorta,
Fermo posta
Faro spento
Sotto scala umido
Pugnale pugnace,
Iena finchè
Ride dei miei ricordi.

                                   Tommaso Chimenti WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

OSSA VIBRANTI


Unicità universale
spudoratamente senza idee
oppure senza verità,
il confine ultimo
tra fisarmonica
e l'allegria
la ritrovo nell'urlo
degli U2 quando
per sbaglio li ascoltai
al funerale di mio zio...
Ordinati e reali
i bimbi dei signori
di città nulla riconoscono
al di là del tecnologico
star composti in chiesa.
Napoli è li che attende
e che ascolta
ma Chernobyl ha chiuso
i denti ed io non ricordo.
Lungo il letto della sofferenza
il sole stenta a parlare
e il sudore si fa aspro,
le ossa ricominciano a vibrare
le articolazioni e il cervello anche,
fra alcuni giorni
il fuoco tornerà fra noi
e il calore scioglierà
ogni frammento di dolore....

                                              Carlo Volpicella WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

LA ZATTERA DELL'ANIMA

Naviga senza remi
spinta dal vento
del destino
senza una rotta
e con la bussola
che non segna direzione

trasporta solo un
fardello di ricordi
una botte colma di sogni
ed una cassetta di speranza

l'alba è ormai lontana
e non si sentono più i
rumori della terra
che si sveglia brulicante
per il da fare del giorno

ed il tramonto si va
spegnendo nel riflesso
dell'azzurro di questo
mare da navigare

La zattera procede con
lentezza su e giù per
le onde
disseminando come
briciole di pane
i ricordi intrisi di
pianto

Sono le immagini di ieri
di quel mondo di bambina,
di quando la vita si tingeva
di colori, odori e suoni.

Dondola la zattera dell'anima
e la spuma lambisce i bordi
accarezzandola piano e la lieve
brezza asciuga le lacrime
che sanno di sale

Mentre la sera copre
con un manto d'argento
le verdi acque
la quiete culla l'anima che
ormai stanca, apre la cassetta
dell'ultima speranza.

trovare un isola per riposare.

                                      Eleonora Corbo  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

à

I COLORI DEL CIELO


Miscela i colori
la mano del cielo
dal rosa all'azzurro
dal grigio ad un velo.
Esplode il sole
rosso che incendia
prima che arrivi la luna
e lo spenga.
Blu notte diventa
d'inchiostro e di stelle.
Lei sola
maestosa sta
nel silenzioso incanto,
tracce di colore
il suo vanto.

                                         Marisa Cordioli WB01345_.gif (616 byte)RETURN