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 Italy.jpg (930 byte) Aspettiamo le vostre poesie... Italy.jpg (930 byte)

 

 

 

 


"L’ ARCIERE"

UK.jpg "THE ARCHER"

Scorre nel mio sangue
di parole un fiume,
che dal cuore alla mente
spesso mi sovviene
...in versi e rime.

Carezze, teneri abbracci,
di pensieri e sentimenti intrecci !
Come gli affilati dardi
scocca Cupido ai cuori
per farli innamorare,
così io affilo le parole,
e come "arciere",
anch’io lancio i miei strali!

Raggi di luce nella notte,
echi suadenti nel silenzio,
baci, sussurri, carezze,
aliti caldi, tenerezze,
lacrime, distillate perle,
sogni di passioni eterne
come di chi vive in una
mille e più vite!

E sempre soffre e gioisce
per i fratelli, le sorelle, i figli!
Sangue del mio sangue!!
Siete voi sparsi nel mondo!
E allora io vi supplico di Amare
finche si è in tempo,
chi aspetta un nostro cenno
ha perso le parole per la supplica!

Lacrime non ha più,
la voce ha spento,
ecco perché v’imploro anch’io
vi esorto tutti a nome Loro!
Amateli anche voi, subito, adesso!
Il prossimo è lì, in silenzio,
con le braccia spalancate!
Sorride, ....mesto
e vi aspetta fiducioso....
....come  ... Gesù Cristo sulla Croce!!


                                                         Carlo Ceresa  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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                         NOSTALGIA

                 Risate sincere
                 d'un giorno assolato
                 nel vento.

                 Nuvole incerte
                 in un cielo incrinato
                 dal tempo.

                              Tancredi Baudracco  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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...UN SEGNO



Attenti!...
...Quando l’immaginazione muore
è già morto lo spirito dell’uomo
e le muse, sue antiche amiche,
non più invocate come un tempo
a ricamar dal filo dei suoi sogni l’Arte,
non scendono più benevole
dai loro sacri altari ad ispirare...
...è un segno!!

E l’uomo così ,misero,
lasciato in questo tetro buio
senza più un "vero" sole,
gioca, si nutre e si trastulla

con il suo cervello nudo
e con il suo succo lurido,
frutto di quel "materialismo"
che prese vita ignobile
da quella "luce artificiale"!

Così, lasciato sempre più sospeso
in questa angoscia fatta d’incertezze,
come materia inerte,
si abbandona a quel  fiume in piena

che ha travolto sempre
i suoi più grandi imperi
e oggi ormai quasi lo trascina
verso le sue ultime rapide fatali!!!


                                                                                              Ceresa Carlo   WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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PIOGGIA A DUBLINO

 

      Piove su Dublino.

Dai vetri del pub,

l'Half-penny-bridge

è una cartolina

bagnata di rugiada:

sfocata.

 

      Domani c'è la messa.

Le ragazze,

stirato il velo,

si laccano le unghie,

soffiano

e pregano che Henry

si accorga del colore,

si porti via il rossetto.

 

      Un tuono, all'improvviso

fa sobbalzare i topi

nel vecchio panificio.

      Si svegliano anche gli ospiti

di "Casa delle primule".

      Maggie,

la nuova entrata,

un poco per gli odori,

intensi, nuovi, orrendi,

un poco per le lacrime,

non riesce a prender sonno.

 

      Saranno già le dieci.

Il reverendo corre,

attraversa un cortile,

non azzecca la chiave,

si arrabbia...

      Imprecano, incollati al muro,

i ragazzi usciti con le bici.

 

      "Come sei bella !"

Ripete Henry a Jenny,

nell'auto di suo padre,

dietro la ferrovia.

 

      Nel pub, un marinaio,

intona l'inno nazionale:

canta fissando il fiume

che gli ricorda il mare.

 

      Piove su quei capelli,

sulla borsetta aperta,

ultima compagna

che Maggie s'è portata.

      Per primo è un poliziotto

ad annotare il fatto:

non s'erano mai visti

i vecchi,

in piedi a quel balcone,

sotto una pioggia simile,

guardare il marciapiede,

di notte.

 

      Piove.

Ancora una volta,

Dublino canta,

bestemmia,

grida di piacere,

muore di dolore.

 

      Domani c'è la messa:

ancora una volta,

piove.

                                                                            Bertolino Alessandro  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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INNOCENZA

 

"Per cosa ti batteresti, zia?"

chiese la bimba ignara, con gli occhi dell'innocenza.

 

"Per una fetta di sole che scaldandoci

sciogliesse col suo calore

qualsiasi tensione, qualsiasi conflitto, amore!"

"Per un angolo di mondo privo di leggi umane,

libero da ingiustizie,

pervaso d'ebbrezza e di libertà!"

 

"E per cos'altro, zia?"

incalzò la bimba con ardore disarmante.

 

"Per il tuo sorriso, tesoro!

Per l'onestà del cuore!

Per cancellare ogni sopruso!

Per la volontà d'andare avanti

sempre, a testa alta!"

 

"E infine, zia?"

trillò gaia la bimba con la speranza nel cuore.

 

"Infine?   Ah sì!

Mi batterei per imprimere in ogni cuore

un marchio indelebile d'amore,

per assicurare ad ogni uomo,

sempre,

la sua dose quotidiana d'amore."

 

"Grazie, zia!"

sussurrò la bimba con un guizzo di felicità nell'anima.

                                                                                 Imperadrice Lucia   WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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Mirra e benzoino

 FRANCE.jpg Myrre et benjoin

 

O Unto di Geova

O Cristo

prima di perdonarli

sul loro letto di morte

frusta il viso a costoro

che si erano unti

da soli

con oli aromatici

mirra e benzoino

e ti magnificavano

come tappeto persiano

per venderti meglio.

 

                                                                                                                                            Marcello Eydalin  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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DUE VECCHI

Uk.jpg (1708 byte) TWO ELDERLY

 

Mani nodose intrecciate

solchi di riso e di pianto

sguardi che si specchiano

dentro anime

ormai nude,

parole di sospiri

e passioni

lontane e vive.

Respirano

dentro oasi

di penombra e di silenzi

in universi

accecanti e ciechi,

camminano

a passi lenti

smarriti

neipropri timori

verso I'ultima unione.

 

                                                      Gilda Iengo          WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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PUO’ DARSI

 

Può darsi che un giorno

qualcuno scriva una poesia

che parli di questo relitto di vita,

delle molecole della creazione,

fino all’evento finale,

le alghe salate dell’inizio

le allucinazioni senza fine

di un impero

di febbrili banalità e manichini

dallo sguardo tediato,

lo stesso sguardo

glauco della fortuna

e di tutti gli uomini sulla terra

con la tristezza rassegnata

dei giocatori perdenti

dei bari e delle puttane vecchie.

Una poesia che parli

di sogni e inquietudini,

le teste di cavallo di Chagall

i paradisi lontani di Gauguin,

mentre un’altra alba sparge impassibile

il suo latte tiepido sull’orizzonte,

dilagando fino al cuore attonito

dell'Europa smarrita

e sul minuscolo crepuscolo italiano.

Una poesia che parli

di centrali atomiche,

mondi artificiali,

cervelli cibernetici,

di sangue, di amore lancinante,

di odio timido,

di cio' che non verra mai.

Una poesia

oltre lo sgomento dei secoli,

fino alle stelle morte

del distratto Essere Supremo,

che canti sottovoce

tutto il dolore

insolubile

della grandezza dell’uomo.

 

                                        Gianni Cattelino      WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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               "LE ALTALENE DELLA FANCIULLEZZA"

 UK.jpg  " CHILDHOOD SWINGS "


SPAIN.jpg LOS COLUMPIOS DE LA NIÑEZ


              Io mi ricordo.
              Ricordate voi
              le altalene della fanciulezza?

              Un mondo prezioso,
              magico
             e
              mistico,
              le altalene della fanciulezza.

              Oziosamente dondolando,
              godendo degli alberi,
              del mormorio della brezza,
              del canto delle locuste,
              del volo degli uccelli.

              Farfalle
              e
              libellule
              e
              api,
              fiori selvatici qua e la'
              che punteggiano l'erba,
               e
              nuvole che passano.
              Le altalene della fanciulezza.

              Vi ricordate
              come volavate
              nel vostro dondolare,
              in alto verso il cielo
              e
              poi in basso,
              in alto verso il cielo
               e
              poi in basso,
              i raggi del sole
              caldi sulla vostra pelle,
              ventate d'aria
              attraverso i vostri capelli?

              Un mondo prezioso,
              magico
              e
              mistico,
              che contiene tutto,
              che concentra tutto,
              melodia del Cielo,
              le altalene della fanciulezza.

                                                   Virgil Gelormino WB01345_.gif (616 byte)RETURN


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RICERCA

 

Un sottile profilo all’orizzonte

un profumo di terre lontane ...

e tu spingevi il tuo legno

attraversando i secoli.

Riempivi la tua bisaccia

di ori e di sapere,

vincevi mostri e sirene maliose,

correvi sempre più irrequieto

alla ricerca di risposte vere.

Stanco, sei giunto a questa rada, uomo del 2000

e non trovi di aver fatto un gran cammino:

ancora soffri come un tempo lontano,

ancora interroghi le stelle nelle tue notti solitarie

e cerchi una cometa che ti guidi.

Ti stendi sulla sabbia, inerte.

Ma non puoi fermarti se alfin non hai compreso.

Riprendi il legno: è l’alba.

Nuvole all’orizzonte disegnano paesi nuovi...

Non terre scoprirai su cui piantar la tua bandiera,

ma un paesaggio dell’anima

profondo, misterioso

ancora inesplorato.

I suoi mostri e le sue sirene

più di un tempo ti fanno paura.

Con fatica apri i suoi scrigni segreti,

con ansia vi cerchi il senso della vita.

Lì son le risposte che non hai avuto.

Nel suo silenzio

incontri chi ti è passato accanto

e tu non l’hai veduto.

                                                     Maria Vincenti   WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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L'APPUNTAMENTO

 

Fisserò un appuntamento

con me stesso:

ho voglia di conoscermi meglio.

M'incontrerò

sulla piazza del mare,

ove non giungono echi

di terre convulse.

Debbo arrivarci nudo

con l'animo vuoto

e la testa in corto circuito.

Dimentico

da educazioni,

libero

da emozioni.

Sereno

all'ascolto del rimprovero.

Per ritornare desto

dal coma dell'ipocrisia.

                                                  Nicola Albano       WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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M e t a m a r f o s i

 

A volte osservo i colori del cielo

e l’inverno dei tuoi occhi inquieti,

che ho visto lasciare l’orizzonte cadere

oltre la linea dell'abisso del cuore.

I volti segnati

su quelle tele dipinte, seppur bianche,

ora respirano immobili come gravide forme,

quasi perdute nel ghiaccio scalfito da lame taglienti.

E quel rosso di sangue che spezzato dentro

si libera e penetra nei contorni dorati,

mi lascia in grembo il peso di un bimbo

ed io vorrei non appartenesse a nessuno,

perchè figlio del vento, della libertà, del cielo

segno dell’acqua, della terra, del fuoco

impasto di rabbia, d’amore, mistero:

l’unica idea, suprema, del mondo.

Poi penso.

Alla notte che a volte mi passa attraverso

e si infrange nei segni concessi al dolore.

L’ascolto, e lei muta;

livida e viva, senza vano calore,

pare quasi volermi salvare

dal contraccolpo secco del fuoco

che muore.

                                             Rosella Quagliato   WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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                  SESSUALITA’    

wpe1.jpg    SEXUALIDADE

 

Io sono eterosessuale

sono viola.

Io sono omosessuale

sono di colore rosa.

Io sono bisessuale

sono neon viola.

Io sono trisessuale

apro il mio ventilatore nella mano.

Io sono quadrisessuale

sono giallo - limone.

Io sono quinsessuale

sono arancione - dorato.

Io sono sei volte il colore del peccato.

Io sto cambiando di colore

fino ad arrivare allo stadio puro dei toni.

Sono vergine bianca

nella tonalità asessuata.

                                                 Cristiane Neder   WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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INVERNO

 

Stenta I'alba

a dissolvere la notte

ed aprirsi un varco

Là ad oriente

in questa mattinata novembrina,

mentre nella piana

isole di nebbia

accarezzano orti e giardini

e, nei campi,

teneri germogli di grano,

spauriti,

osservano la bianca intrusa.

Più in alto,

immobili e scarne viti

attendono

la bianca coltre dicembrina

che tutto ammanta,

uguaglia, ovatta

e sembrano ammonire:

"Fermati un poco anche tu,

uomo,

or che I'inverno è alle porte.

Fermati come la natura

e lasciati frastornare

dal sordo rumore

del suo silenzio!"

 

                                          Carlo Bertero  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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IRRAGGIA IL SOLE ...

SPAIN.jpg     RAYA EL SOL...

 

Irraggia il sole, nella mia finestra,

la tua bianca schiena di angelo distratto.

Nuda e serena,

la tua guancia riposata

sul cuscino della mia bocca,

va riempiendo di te la mia anima,

sempre avvolta

nel tiepido profumo del mezzogiorno.

Da te nasce la mia primavera, da te

han bevuto le mie radici

per fiorire felici sui miei rami

i fiori, che da te imparano.

Come scorre muto il fiume adesso,

con le sue ombre allargate,

quanto lontano, tra il fogliame, si perde

la mia anima,

triste ignara dell’autunno,

tanto disinteressata,

mentre col calore del tuo seno

trattieni assorto il tempo,

e per lo stretto cammino

che dal tuo abito porta a casa mia

io vado, recitando il tuo nome.

 

                                            Matías Agulló Durá        WB01345_.gif (616 byte)RETURN

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