Aspettiamo le vostre poesie...
Se non c'è altro male che provi
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CREDO CHE...
Credo che,
Se in quel momento,
Avesse aperto le braccia
Avrebbe cominciato a volare.
Il vento smuoveva i suoi lunghi capelli,
Accarezzava la sua pelle.
E nel ricordo di quella notte
In cui la rosa
Concedeva il suo mondo infantile
E si dischiudeva alla vita,
Il cuore era in tumulto
E tutto il suo corpo in fermento.
Nei suoi occhi
Un mondo di infinita dolcezza.
Alcune gocce
Cominciarono a cadere sul suo viso
Rivolto verso il cielo
Fattosi ormai grigio.
Accese il walk-man,
Si tolse i sandali con lenta poesia
E scese in un prato vicino
...E cominciò a danzare.
L'erba l'accoglieva.
L'acqua scivolava su di lei
E alimentava una forza segreta
Racchiusa da qualche parte
Nell'intimo del suo essere.
E la musica la sprigionava
E la liberava da ogni catena.
Laggiù una donna ballava
E una bambina,
Sorridendo complice,
Si allontanava a grandi passi.
La sua voce risuonava in lei
E la faceva risplendere
Di una luce ultraterrena.
In quella notte di sogni svelati,
La sua anima cantava con gli angeli.
Sabrina Scolari RETURN
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Figlia della luce
laconica sorella
scesa accanto a me
fatale presenza
del mio essere
Specchio del mio domani
Io, tua, schiava
o schiava di me stessa ?
Ti cerco
quando la luce abbaglia
quando il buio attanaglia
il mio corpo
senza di te forma vuota.
Sogno
dell'immaginario mondo
che io proietto
sulla tela bianca
che inafferrabile scorre
in una fantastica visione
mentre le mie mani
si allungano
sulla tua forma irraggiungibile.
Rosy Bianchini RETURN
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Mentre il sole accarezza i bordi del mondo
io ti vedo dipinta sul mio trito cammino.
Mi precedi e fanciullo non batte il mio cuore
per riaccese emozioni di ricordi svaniti.
Il passato ritorna, non si é mai allontanato,
e il tuo volto e le mani.
Fra i libri di scuola si annida costante,
un profumo di quercia, colorato di te.
Invano separo concetti importanti
della presenza che m'imprigiona,
mentre il tuo viso di seta suadente,
si arrota fra righe che ora io odio,
io, disperato che tanto le amavo.
Le strade nostre, spezzate,
da calendari di ombre.
Ed ora tu sei fantasma che appare figura
davanti, e cammini come in quel tempo
da ragnatele fissato e da polvere grigia.
Sei entrata in spazi ristretti, occupati
da rondini prive di nido.
Ma io non ti seguo.
Non voglio pensarti,
come un sogno al tramonto.
Gilberto Antonioli RETURN
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GRÃOS DE ARROZ
Chicchi di riso sepolti
nel taschino d'una giacca:
riesumazione insolita.
Cereali lanciati con gioia,
dopo un " Viva...! ",
a fine cerimonia.
E poi, banchetto.
E noi, per anni,
sotto lo stesso tetto.
Chicchi di riso
all'odor di naftalina.
Crudi come il ricordo
di quell'assegno greve
staccato a nome di un legale,
civile, educato.
E poi, veleni.
E noi...
cognomi separati
su guide telefoniche.
Alessandro Bertolino
RETURN
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CORNICE FRAME MOLDURA
Una cornice vuota
era ad abbellire la mensola di un caminetto acceso.
Il crepitìo del fuoco,
l'odore della legna e della resina,
il tepore a rompere l'aria fredda della stanza.
La luminosità e la quiete
nei tuoi occhi neri corvini.
Ora nella cornice c'è una foto,
accanto dei fiori.
Il caminetto annerito è spento
e fa da padrona l'aria gelida.
Sonia Quintavalla RETURN
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Partono in bolina
chi da una parte e chi dall'altra
e la torre bianca s'inclina
Il vento sferza i volti,
il sale riga le guance,
e all'ombra delle vele stanche
concitati gli uomini in ressa,
mentre Francesco il timoniere
regge la rotta al vomere
che s'apre la via nell'acqua
spruzzando in aria schizzi,
perle di schiuma!
Sbuffa la vela, cigola la randa
e all'improvviso un grido: stramba!
Si raddrizza, vira e s'inclina
per riprendere utile la spinta.
E le due torri ormai quasi affiancate
così vanno spedite e di virata in virata
finalmente raggiungono la boa.
Il momento è per tutti di tensione
ecco chi manovra, ecco chi ammaina,
e chi issa veloce l'altra vela in cielo!
Ora di poppa procedendo
le due dee con rigonfie il ventre d'aria
sembrano danzare lentamente in mare.
Che emozione, che maestria,
sospinta dalle raffiche
l'una raggiunge l'altra e appoggia,
orza e all'improvviso stramba ancora
l'altra risponde prontamente e fugge
e riprende a guadagnare
e solcando l'onde del mare
gl'ignari eroi non sanno
di aver già vinto,
per essere passati tutti insieme ..
.dalla storia alla leggenda !
Carlo Ceresa RETURN
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Com' il colore è per la tela,
così è la parola metrica per l'orecchio.
Un dipinto stimola riflessione,
un poema il nostro cuore per ardere.
Col pennello l'artista foggia,
col palato anche il poeta.
Come uno si diletta col colore,
così l'altro lo fa col suono.
Virgil Gelormino RETURN
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Non aggiungere altro,
la sera è calda
ed il vento
canta le cicale.
Voci lontane
di anni trascorsi
confondono
nell'erba di primavera
i nostri corpi sudati;
mentre ti stringo,
mi interrogo
sulla tua
crudele possibilità
di negarmi
un qualsiasi sorriso.
Paolo de Maio RETURN
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A te accorrerò con la mia offerta:
nuda, umana, imperfetta,
ed abbraccerò le colonne
poderose delle tue gambe.
Ventilerò la mia passione
attraverso gli archi delle tue porte;
danzerò sul tuo marmo,
accarezzerò la tua voce.
Lo faremo su foglie morte,
sotto l'ombra di un albero.
Tu sfoglierai il mio fiore,
io berrò i tuoi incantesimi.
Ti cammineranno le mie mani;
percorrerai le mie strade.
Tu, il mio centurione romano.
Io, la musa della tua estate.
Ed intrecciati i corpi,
riposeremo uniti
fino a che arrivi l'arcano,
e ci trovi addormentati..
Perfume de Mujer RETURN
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Muore la iena,
muore la scena,
muore il desidero, e il perdono.
Muore di freddo la morte
sfinita nel suo mausoleo.
Muore la vita, e perfino la brezza
che mi portò.
Muori in fretta, con vestiti
o senza sorrisi; lontano
si trova la reincarnazione.
Muore la vita, muore leremo
del mio perdono.
Muore il prigioniero,
il soldato e il cameriere,
non possono sperare e
vengono spinti verso il vuoto,
millimetrico del loro sepolcro.
Muore la mia vista e le idee
accompagnate dai battiti
del cuore.
Muore la mia morte e finisce la
vita di scrivere il mio copione pieno
di rassegnazione.
Muore il silenzio: leco lassassinò.
Ivanovich Torres Figueroa RETURN
( Trad. : Elena Leonardi )
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Dalla vita hai lasciato un vuoto per me,
secondo quello che mi dicesti allegoricamente,
vuoto ed entità che nessuno riempirà facilmente,
allora mi confidasti le voci del tuo cuore quando me ne andai.
Le nostre lacrime si asciugano solcando la nostra pelle,
come campo agreste e sterile, percorso da gocce dolci,
che senza la forza del flusso carnale restano tese,
allevaporarsi e lasciando aspro, più che miele.
A volte desideravi il mio seme dentro il tuo ventre,
allora ti vedevi contenta e rallegrata,
però la situazione nella sorte non era quella giusta,
sobria e triste ti allontanavi senza il mio incentivo.
Cortese e fedele, ancora mi portavi nelle tue bisacce,
nella tua mente, nei tuoi ricordi notturni,
segnali che ci mandavamo come amanti taciturni,
saprà Dio quando mi butterai per terra assieme a tanti vuoti.
Però il sapere di avere avuto questo onore,
mi stimola lardore nel sentimento,
veramente potresti portare un figlio nostro,
e, più che me, lui, caricandolo nelle tue bisacce con candore.
Jesús Acosta RETURN
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sono degli animali i poeti
sulle loro spalle
caricano le parole
che salvano il mondo i poeti
sono dei pazzi
nelle loro lacrime
piangono le anime
di tutti gli uomini i poeti
sono degli dei
cambiano le parole
che fondono il mondo
Flávio Silva RETURN
Areosa/88
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"Ho voglia di andare verso di voi
Non vi darò per forza tutto
Dei colpi di pennello
Alla luce della foto
Bellezza dell'idea prima
Nella speranza di mie preghiere
Se, nel nostro percorso
Da parte vostra, senza ritorno
Allora l'arte
Diventa faccenda
Ma se insieme, costruiamo
Per in istante, emulazione
Allora, nell'avvenire del mio declino
Mai dimenticherò il vostro destino.
Sylvie Bian RETURN
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Infinito pare il tempo trascorso
oramai da quel gelido ottobre
in cui una pietosa mano chiuse
per sempre i tuoi occhi al mondo.
Eppure lazzurro di quegli occhi,
privilegiata via per il tuo cuore,
ancora tinge la mia memoria
ed io ti sento qui al mio fianco
e ricordo le mani calde, tozze,
più use alla fatica che alle carezze,
sicura guida al mio domani.
Triste, sconsolato e senza fine
fu quel giorno, ma ben vuoto sarebbe
loggi senza averti conosciuto.
Carlo Bertero RETURN
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Su un cubo muovevi il tuo corpo.
Io,guardavo.
Su un cubo ballavi dolcemente..
Io ero felice.
Su un cubo
Si su un cubo
Forse
Qualcosa è nato
Giuseppe Sigurtà RETURN
"Dal cassetto di Beppe Sigurtà"
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Madonna seduta
sul rosario
a piangere
le sventure di un cane
sperduto
in mezzo a tante suore
fatte di chiesa
e canto
ma di poco
amore
Andrea Leonardi RETURN
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